Nel 1827, a 41 anni, la vita del Cottolengo ha una svolta. Il 2 settembre la morte di una donna straniera incinta rifiutata da tutti gli ospedali diviene per lui luogo della manifestazione di Dio. Questa tragedia sconvolge il cuore del Santo che da quel momento capisce che la sua particolare missione sarebbe stata quella di donare tutta la vita all’aiuto dei più poveri e dei più bisognosi.
Inizialmente il Santo dà vita ad una struttura in grado di offrire un aiuto concreto alle persone più sole ed abbandonate che si trovano in difficoltà economica e sanitaria; persone con disabilità psichiche e fisiche, anziani, bambini, persone con disagio, senza fissa dimora. La Piccola Casa della Divina Provvidenza nel corso degli anni diventa un centro di ospitalità per i rifiutati da altri ospedali o che vivono in stato di abbandono. Ma ben presto lo spirito del Santo lo trasforma in una struttura in grado di offrire un aiuto concreto alle persone più sole ed abbandonate.
Servire Dio nella persona dei poveri nostri fratelli in Cristo Gesù, prediligere i più bisognosi, prodigarsi per il loro bene materiale e spirituale, con amore, premura e spirito di sacrificio, è il cuore dell’azione caritativa apostolica Cottolenghina, che vede nel prossimo il volto di Cristo, animati dalla preghiera, nella confidenza in Dio, spinti dall’amore.