Tutta la Piccola Casa della Divina Provvidenza sta vivendo un particolare «evento ecclesiale di grazia» che accompagnerà tutto il 2020 e le prime settimane del 2021: la peregrinatio della reliquia di san Giuseppe Benedetto Cottolengo (1786-1842) in tutte le case, le opere, le scuole, le comunità e le parrocchie di Torino e Italia con una presenza cottolenghina.
La peregrinazione è iniziata venerdì 17 gennaio dalla Chiesa Grande della Piccola Casa di Torino (via Cottolengo 12) con una celebrazione eucaristica alle 17 presieduta dal padre generale don Carmine Arice e terminerà il 17 gennaio 2021 presso la parrocchia San Giuseppe Cottolengo di Roma (viale di Valle Aurelia 62). Accompagneranno la teca, contenente la reliquia ex oxibus del santo, anche alcuni oggetti da lui usati come il libro di preghiera, il mantello e il calice.
Prima tappa della Peregrinatio: Rsa Annunziata
- Venerdì 17 gennaio alle 18.30-19, dopo la Messa, accoglienza della reliquia presso l’RSA Annunziata (in processione dalla chiesa grande)
- Sabato 18 gennaio alle 10 Santa Messa e alle 16 processione della reliquia nei nuclei dell’RSA
- Domenica 19 gennaio alle 17 la reliquia viene portata al Padiglione Frassati.
Il pellegrinaggio, che inizia nel 192° anniversario dell’apertura della Volta Rossa dove il santo avviò la sua opera di carità per poveri e malati, è segno concreto della Terza Consegna del Cammino post capitolare della Congregazione suore del Cottolengo che si sta confrontando sul tema della missione, ma è anche espressione del cammino che sta compiendo tutta la famiglia carismatica cottolenghina. «La peregrinatio», spiega la madre generale suor Elda Pezzuto, «esprime appieno il desiderio che abbiamo tutti noi, figlie e figli spirituali di questo grande santo della carità, di ascoltare i suoi insegnamenti, di interiorizzare e custodire la sua esperienza evangelica, per continuare la missione carismatica che lui ha consegnato alla Chiesa e che noi siamo chiamati a vivere, sviluppare e trasmettere nelle mutate e diverse situazioni culturali dell’oggi».
«Ed è proprio dal santo Cottolengo», proseguono la madre e le sorelle consigliere nel presentare l’iniziativa, «che «impariamo la concretezza dell’amore evangelico, perché molti poveri e malati possano trovare una ‘casa’, vivere come in una famiglia, sentirsi appartenenti alla comunità e non esclusi e sopportati. E ciò è possibile attraverso relazioni di vicinanza affettiva, familiare e spontanea che favoriscono e creano quello stile di famiglia che continua ancora oggi».
La reliquia dopo la Messa del 17 gennaio fino al prossimo 5 settembre sarà accolta nelle diverse comunità e strutture di servizio cottolenghine di Torino Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria. Il pellegrinaggio proseguirà poi nelle realtà del Cottolengo presenti in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Sardegna, Calabria, Campania e Lazio.
«Sarà un evento di grazia», evidenzia il padre generale don Arice, «che toccherà tutte le comunità con una presenza cottolenghina, in particolare le parrocchie con cui ci apriamo alla Chiesa di cui siamo parte e dove vogliamo essere portatori di questo dono».
«La peregrinatio della reliquia», concludono la madre generale e le consigliere, «vuole essere un importante appuntamento ecclesiale per una maggiore conoscenza del santo Cottolengo, del suo carisma e della sua spiritualità. Ci sentiamo quindi in sintonia con quanto Papa Francesco ci dice a proposito della missione: ‘Io sono una missione su questa terra, e per questo mi trovo in questo mondo. Bisogna riconoscere sé stessi come marcati a fuoco da tale missione di illuminare, benedire, vivificare, sollevare, guarire, liberare (Eg 273)’».