Incontrare il Cottolengo significa imbattersi in un uomo profondamente convinto dell’amore di Dio per l’uomo che desidera ricambiare con tutte le sue forze. Nel delineare la vita spirituale del Santo questo desiderio si traduce nel suo anelito personale circa la santità che il Cottolengo sente profondamente e cerca di trasmettere anche a tutti i figli della Piccola Casa.
Durante il processo di beatificazione Sr Genoveffa testimonia: “Il Cottolengo voleva che nella Piccola Casa nessuno si contentasse di una pietà ordinaria, ma tutti aspirassero sempre a maggior virtù”.
Questa aspirazione alla Santità è confermata dalla preghiera che lui stesso prescrive per tutti i figli della Piccola Casa: “Vergine Maria Madre di Gesù, fateci Santi”.
Con questa preghiera il Cottolengo è “profeta” in quanto proclama la vocazione universale alla santità ed afferma che per nessuno il raggiungimento di essa è impossibile, concetti che il Concilio Vaticano secondo afferma con chiarezza nella seconda metà del 1900.