Il 27 marzo alla Piccola Casa del Cottolengo di Firenze è stato inaugurato l’alloggio «Pier Giorgio Frassati», una struttura residenziale rivolta a cinque persone con disabilità prive di un sostegno familiare che possa prendersi cura di loro.
Si tratta del progetto «Domani con Noi» («Do.No»), frutto di un percorso di co-progettazione tra la Piccola Casa, la Società della Salute e i servizi sociali del Comune di Firenze in seguito al provvedimento della Regione Toscana sull’applicazione della legge 112/2016 “Dopo di Noi”.
Il padre generale della Piccola Casa don Carmine Arice, aprendo l’incontro d’inaugurazione presso l’Rsa San Giuseppe Cottolengo, ha sottolineato il senso dei 70 anni di presenza cottolenghina a Firenze e ribadito «la coerenza di questo progetto con la mission cottolenghina: occuparsi dei più poveri soli e abbandonati, rispondere alle esigenze delle fasce più fragili della società, essere segno di vicinanza e consolazione per i fratelli più bisognosi».
L’assessore al Welfare del Comune di Firenze Sara Funaro ha voluto evidenziare il profondo legame della Piccola Casa con la città: «l’alloggio Frassati», ha detto, «sarà la casa per ogni persona che vi entrerà; un luogo in cui potrà vivere e lavorare sul percorso di autonomia».
Il Direttore della struttura don Massimo Zanatta, cottolenghino, ha poi introdotto la dott.ssa Silvia Sforzi, rappresentante della Società della Salute, e Monsignor Andrea Bellandi, vicario dell’Arcivescovo di Firenze cardinale Betori intervenuto in rappresentanza della Chiesa locale.
Il momento in salone si è concluso con l’intervento di Madre Elda Pezzuto, superiora generale della Congregazione “Suore di San G. B. Cottolengo”, che con la sua presenza ha testimoniato il desiderio di accogliere nell’abbraccio materno della Piccola Casa questi «nuovi figli».
Usciti dal salone, il corteo formato da autorità, ospiti residenti nella Rsa, suore, dipendenti, volontari e ragazzi del Servizio Civile si è diretto verso l’ingresso principale dell’Alloggio Frassati per il taglio del nastro e l’affissione del quadro dedicato al Beato Pier Giorgio Frassati.
«Ho suggerito di dedicare l’Alloggio al beato torinese», sottolinea padre Arice, «perchè amava spesso recarsi alla Piccola Casa di Torino esortando con questa espressione altri giovani: una visita al Cottolengo farebbe bene a tutti gli uomini».
A noi non resta che dire il cottolenghino Deo gratias per questo seme di umanità gettato nell’oggi!