Giovedì 6 luglio 2023 con Padre Arice e Fratel Bianchini
Giovedì 6 luglio 2023 al Cottolengo di Torino si è tenuta la presentazione del nuovo studentato «CStudio» (Cottolengo Studio) – via Ariosto 9 – realizzato e gestito dall’Impresa Sociale Providence House, nata nel 2017 su iniziativa della Piccola Casa della Divina Provvidenza. L’opera, i cui lavori stanno per essere ultimati, dal prossimo anno accademico 2023-2024 potrà accogliere fino a 181 studenti.
Sono intervenuti:
- Padre Carmine Arice, Padre Generale della Piccola Casa della Divina Provvidenza
- Fratel Luca Bianchini, Presidente di Providence House, Soc. Coop. Impresa Sociale
Erano presenti la Vicesindaca di Torino Michela Favaro, che ha portato il saluto della Città, e il Direttore della Pastorale Universitaria della Diocesi di Torino don Luca Peyron.
Providence House, Soc. Coop. Impresa Sociale, prese vita per la costruzione e la realizzazione di processi dell’abitare che hanno al centro la persona in relazione. In particolare, come prima opera, nel 2017 nacque il Social Housing «CiVivo15», attivo in via Cottolengo 17.
«L’iniziativa di ‘CStudio’», ha sottolineato il Presidente di Providence House Fratel Luca Bianchini, fratello cottolenghino, «intende perseguire uno dei principali scopi sociali di Providence House, cioè l’accoglienza e l’accompagnamento dei giovani nel processo di formazione e di costruzione della propria identità professionale e umana, all’interno delle opportunità e delle sfide che emergono dall’attuale contesto culturale, lavorativo, sociale e politico. Siamo consapevoli che la formazione dei futuri professionisti debba avvenire in ampiezza e profondità, promuovendo una cultura in cui strutture e processi siano a servizio dell’uomo e non viceversa. Per questo motivo, una parte della proposta formativa dello Studentato sarà incentrata sull’incontro con luoghi di scoperta e valorizzazione dell’umano. Questo obiettivo, secondo noi, può generare nei giovani una passione e un impegno nel proprio cammino di crescita che, nel tempo, si può rivelare più costruttivo e, vogliamo sperare, anche più intelligente di una logica unicamente orientata alla performance».
L’area dove sorge lo Studentato, come ha ricordato il Padre Generale della Piccola Casa Padre Carmine Arice, fu acquistata dal primo successore del Cottolengo Padre Luigi Anglesio; negli anni ha accolto ospiti con disabilità ed è stata a lungo casa delle suore di S.G.B. Cottolengo e meta di esercizi spirituali per le sorelle della Congregazione.
“La Piccola Casa”, ha sottolineato Padre Arice, “in quasi 200 anni di storia non è mai stata chiusa ai bisogni che ha incontrato; gli ambienti sono sempre stati ripensati e riadattati per offrire servizi nuovi e questo è quello che è successo con lo Studentato”.
Perchè uno Studentato?
«Il primo motivo è che il nuovo studentato», ha evidenziato Padre Arice, «intende dare una risposta alla domanda degli studenti fuori sede in costante aumento, anche se l’idea è nata in seno al Collegio direttivo della Piccola Casa già 7-8 anni fa».
Il secondo motivo deriva dall’attenzione che la Piccola Casa ha sempre riservato al mondo educativo. «Quando il Cottolengo ha fondato la Piccola Casa», ha spiegato Padre Arice, «oltre ad accogliere persone con disabilità e anziane si è preoccupato di tenere vivo il compito educativo. Nel 1835 alla Piccola Casa c’erano già oltre 500 tra bambini e adolescenti che frequentavano percorsi formativi o di abilitazione ad una professione». Sono poi state avviate numerose scuole, presenti ancora oggi con le Scuole Cottolengo.
Il terzo motivo mette al centro i giovani come un dono grande non solo per il futuro ma per l’oggi dell’umanità. «Avere i giovani in casa», ha osservato il Padre generale, «è certamente una ricchezza straordinaria. Ma siamo convinti che la Piccola Casa possa diventare anche un dono per gli studenti, grazie alla proposta di umanesimo riservata a tutti. Alla Piccola Casa, infatti, si propone il tema della cura come valore; qui diciamo a tutti, riprendendo una celebre canzone di Franco Battiato: ‘Tu sei un essere speciale e io avrò cura di te’».
C’è poi il valore della solidarietà unito a quello della giustizia. “Le vittime della cultura dello scarto ci sono ancora oggi”, ha detto Padre Arice, “lo diceva già il Cottolengo a re Carlo Alberto quando chiese l’autorizzazione ad accogliere coloro che ‘non sono ammissibili in alcun venerando spedale'”. Allora ecco l’incontro solidale degli studenti con amici che hanno bisogno di cura da un lato e di giustizia dall’altro”.
“Nella massima libertà dei percorsi di ciascuno”, ha proseguito, “lo Studentato intende favorire l’incontro degli studenti con un’opera del Vangelo: la Piccola Casa è nata, infatti, per annunciare la bellezza della vita dell’uomo quando incontra Gesù Cristo. Anche questo potrà essere un’occasione di incontro con il Vangelo”.
“Tutti questi motivi”, ha concluso, “costituiscono un’occasione per questi giovani di essere provocati nella domanda di senso: il motore della vita è il senso. Aiutare questi giovani nel loro percorso educativo, ad essere interpellati nella questione del senso può essere un servizio straordinario che la Piccola Casa fa per loro”.
L’opera accoglierà studenti universitari fuori sede provenienti dalle graduatorie del diritto allo Studio, in difficoltà economiche e meritevoli.
C-Studio in numeri
Il complesso consta di 181 posti letto suddivisi in: 75 camere doppie, 17 camere singole e 7 mini alloggi da 14 posti. Sono disponibili 11 camere per studenti con disabilità.
Nella struttura sono, inoltre, presenti: 5 sale studio, 1 sala conferenze, 3 sale pasti e 1 palestra.
Informazioni e prenotazioni
Per informazioni e prenotazioni: cell. +39 375.5151715, mail cstudio@providencehouse.it, sito https://cstudio.providencehouse.it/
Di seguito ampia foto gallery sulla presentazione dello Studentato a cura di Andrea Pellegrini – Ufficio Stampa Piccola Casa: