Il 6, il 13, il 20 e il 27 ottobre dalle ore 9.30 alle ore 13
“Le stagioni delle cronicità. Il lavoro dei nuclei aziendali” è il tema del corso di formazione accreditato ECM per tutte le professioni sanitarie che si tiene il 6, il 13, il 20 e il 27 ottobre 2022 dalle ore 9.30 alle ore 13 in modalità on line, eccetto l’ultimo incontro del 27 ottobre 2022 che ha luogo in presenza presso la Sala Fratel Luigi Bordino del Cottolengo di Torino (via Cottolengo 17).
Il seminario del 27 ottobre (ore 9.30-13) è accreditato e gratuito per gli iscritti all’Ordine dei Giornalisti.
Il corso è organizzato da FederSanità Academy, Anci Piemonte, Ospedale Cottolengo e Ordine dei Giornalisti.
Presentazione
L’Italia è un Paese longevo ma con una quota rilevante di anziani con patologie croniche e pluripatologie che accresce la loro vulnerabilità a eventi avversi alla salute, con conseguente notevole impegno di risorse. La quota degli ultraottantenni è quasi raddoppiata tra il 2001 e il 2020. Sulla popolazione totale il 23% di persone ha dai 65 anni in su. Il 43,2% delle persone di 65 anni e più dichiara almeno una patologia grave, mentre un 17% ha almeno due patologie croniche gravi.
Su una popolazione residente in Italia di quasi 51 milioni di persone con più di 18 anni di età, studi del ISS stimano che oltre 14 milioni di persone convivano con una patologia croniche. Queste persone hanno la necessità che venga garantita continuità assistenziale ed una forte integrazione dei servizi sanitari con quelli sociali, attraverso la rete territoriale, in un sistema sanitario più vicino alla popolazione, caratterizzato da capillarità e aderente ad un modello di presa in carico proattiva in cui ruolo importante sarà quello dell’infermiere di comunità. Presa in carico sia negli interventi di prevenzione che di diagnosi e cura, e dall’integrazione e continuità dell’assistenza nei diversi setting, anche nell’ambito dell’emergenza urgenza. Le modalità organizzative ben descritte nel recente DM77.
Il PNRR ed il D.M. 77 hanno contribuito a ridisegnare l’assistenza territoriale e la presa in carico del paziente cronico. In tutto questo, la telemedicina, come nel Piano Nazionale delle Cronicità del 2016, si rivela sempre di più determinante. Oltre a offrire potenzialmente equità di accesso alle cure, continuità assistenziale e appropriatezza dei trattamenti, può essere determinante anche per contenimento della spesa sanitaria. Oltre ad un’opportunità, che non possiamo perdere, questa è anche una sfida volta ad ottimizzare la qualità dei percorsi diagnostico-terapeutici-riabilitativi. Questo percorso si concentra sul complesso sistema che interessa le patologie croniche, le ricadute sui diversi attori delle Asl: Territorio, Comunità, Ospedali. Il malato cronico viene visto nella sua integrità orientati verso la prevenzione e gestione della disabilità e del dolore. Questa è un’occasione di riflessione che puo rappresentare un percorso per la messa a punto di un nuovo approccio di gestione della cronicità.