Nel 1827, a 41 anni, la vita del Cottolengo ha una svolta. Il 2 settembre la morte di una donna straniera incinta rifiutata da tutti gli ospedali diviene per lui luogo della manifestazione di Dio. Questa tragedia sconvolge il cuore del Santo che da quel momento capisce che la sua particolare missione sarebbe stata quella di donare tutta la vita all’aiuto dei più poveri e dei più bisognosi.
Inizialmente il Santo dà vita ad una struttura in grado di offrire un aiuto concreto alle persone più sole ed abbandonate che si trovano in difficoltà economica e sanitaria; persone con disabilità psichiche e fisiche, anziani, bambini, persone con disagio, senza fissa dimora. La Piccola Casa della Divina Provvidenza nel corso degli anni diventa un centro di ospitalità per i rifiutati da altri ospedali o che vivono in stato di abbandono. Ma ben presto lo spirito del Santo lo trasforma in una struttura in grado di offrire un aiuto concreto alle persone più sole ed abbandonate.
Servire Dio nella persona dei poveri nostri fratelli in Cristo Gesù, prediligere i più bisognosi, prodigarsi per il loro bene materiale e spirituale, con amore, premura e spirito di sacrificio, è il cuore dell’azione caritativa apostolica Cottolenghina, che vede nel prossimo il volto di Cristo, animati dalla preghiera, nella confidenza in Dio, spinti dall’amore.
Gli ospiti residenti nella Piccola Casa, sono i figli prediletti del Cottolengo. Vivono le loro giornate in ambienti modernamente attrezzati per attività riabilitative e di recupero, sia fisico che mentale. I gruppi suddivisi secondo criteri di omogeneità aventi caratteristiche e necessità simili sono chiamati famiglie, e lo sono non solo di nome ma anche di fatto; alla Piccola Casa tutto é famiglia, vita comunitaria, scambio di amore reciproco, di legami forti, di solidarietà gratuita. Ciascuno collabora secondo le proprie possibilità alla gestione della vita quotidiana e tutto é organizzato nel rispetto delle specifiche esigenze e diritti.
Nelle Case vengono offerte agli Ospiti attività assistenziali, educative, riabilitative, socializzanti, occupazionali e ricreative.
In particolare, in tutte le strutture residenziali Cottolenghine per persone anziane e con disabilità vengono erogati servizi di cura e assistenza, non solo in base ai parametri normativi, ma soprattutto in base ai bisogni di salute e di sicurezza, ai bisogni psico-sociali e spirituali delle persone ospitate:
- servizio sanitario,
- assistenza medica,
- assistenza farmaceutica e parafarmaceutica,
- assistenza infermieristica,
- assistenza riabilitativa,
- guardia medica,
- servizio di trasporto,
- servizio di assistenza alla persona,
- servizio pastorale e spirituale,
- servizio di attività socio-educative e di animazione,
- servizio di parrucchiera, callista e barbiere,
- servizio amministrativo,
- servizio sociale
- ufficio tutele,
- servizi alberghieri: ristorazione, pulizia, guardaroba, lavanderia, portineria, centralino, manutenzione.