Celebrazioni alla Piccola Casa di Torino
Sabato 2 settembre 2023 tutta la Famiglia Cottolenghina presente nel mondo ringrazia e loda il Signore per l’Ispirazione carismatica ricevuta da San Giuseppe Benedetto Cottolengo a fondare la Piccola Casa della Divina Provvidenza (2 settembre 1827).
Nella Chiesa della Piccola Casa di Torino (via Cottolengo 14) si sono tenute due Celebrazioni eucaristiche, alle ore 7 e alle ore 17.30, quest’ultima presieduta da Padre Carmine Arice in occasione dell’incontro delle Superiori delle Suore cottolenghine d’Italia e Svizzera per dare avvio al processo di unificazione delle Province auspicato dall’XI Capitolo Generale: “Insieme camminiamo verso la Provincia d’Europa”
Alle ore 20.45 si è pregato il Santo Rosario in ringraziamento per l’Ispirazione carismatica.
L’Ispirazione carismatica di San Giuseppe Benedetto Cottolengo
A 41 anni San Giuseppe Benedetto Cottolengo vive una nuova e definitiva conversione che lo spinge a fondare quella che oggi è la Piccola Casa della Divina Provvidenza. Il 2 settembre 1827 viene chiamato per amministrare i sacramenti ad una donna incinta e in fin di vita, che era stata respinta da tutti gli ospedali di Torino.
La donna arriva a Torino da Milano con il marito e i figli, è febbricitante. La famiglia si reca dunque all’Ospedale Maggiore di Torino che rifiuta il ricovero. Il marito prova allora con l’ospizio della Maternità che non apre le porte per motivi di regolamenti interni: la struttura non può accettare donne febbricitanti, probabilmente affette da altre malattie. La famiglia finisce dunque nella scuderia di una locanda, un seminterrato tramutato in dormitorio pubblico. La situazione si aggrava e viene quindi chiesto l’intervento di un prete. Sopraggiunge il sacerdote Giuseppe Benedetto Cottolengo che vede morire la donna sotto i suoi occhi. Dopo il tragico fatto il Cottolengo inizia, dunque, a camminare per le strade di Torino portandosi dentro un dolore atroce.
In quel tragico episodio riesce a percepire chiaramente i disegni di Dio per la sua vita. Per evitare il ripetersi di simili tragedie umane, animato da divina ispirazione, decide quindi di impegnarsi a soccorrere e assistere le persone abbandonate che nessuno vuole.
È il 17 gennaio 1828 quando prende in affitto alcune stanze non lontano dalla chiesa del Corpus Domini: qui ha inizio la sua opera.
Anche se sprovvisto di fondi il sacerdote di Bra continua ad accogliere persone in stato di grave bisogno o abbandonate. Questa condizione di povertà di mezzi lo fa sentire pienamente libero di confidare in Dio ed essere aiutato dalla Sua Provvidenza.
La prima struttura di accoglienza per malati in stato di abbandono incontra una serie di difficoltà. Tuttavia, sorretto dalla fede nell’azione di Dio, il Cottolengo viene ispirato ad aprire, nel 1832, una nuova casa nel quartiere torinese Valdocco (dove si trova oggi), e che chiama “Piccola Casa della Divina Provvidenza”.