Giovedì 14 novembre la Celebrazione eucaristica presieduta da Padre Arice nella Chiesa della Piccola Casa
Giovedì 14 novembre 2024 alla Piccola Casa di Torino è stato inaugurato l’Anno Accademico 2024/2025 del Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore attivato all’Ospedale Cottolengo.
L’avvio dell’Anno Accademico si è aperto con la Celebrazione eucaristica nella Chiesa grande della Piccola Casa, presieduta dal Padre generale Padre Carmine Arice e concelebrata da don Francesco Decio alla presenza del diacono Fulvio Gazzi.
Gli studenti del secondo anno del Corso di Laurea in Infermieristica hanno animato la Celebrazione con il coro, coordinati da Suor Lucia Mossucca e Suor Raffaella Gadda.
Hanno partecipato alla Messa studenti, docenti e tutor del Corso di Laurea in Infermieristica e del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche, oltre alle Autorità Accademiche, della Piccola Casa e dell’Ospedale Cottolengo.
A seguire, nel Salone Teatro della Piccola Casa, hanno portato i saluti agli studenti e presentato il percorso accademico Padre Carmine Arice, Padre generale della Piccola Casa, l’Avv. Gian Paolo Zanetta, direttore generale dell’Ospedale Cottolengo, la Prof.ssa Amelia Toesca, coordinatrice del Corso di Laurea in Infermieristica, il Prof. Antonio G. Spagnolo, coordinatore del Corso di Studi – Corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche. Ha moderato l’incontro il neo eletto direttore della Sede Formativa Prof. Donato Antonio Calocero.
Al termine dei saluti introduttivi si è tenuta la Prolusione da parte del Prof. Raffaele Potenza, docente del Corso di Laurea Triennale e Coordinatore del Coordinamento Regionale delle Donazioni e dei Prelievi di Organi e Tessuti, dal titolo «La Medicina dei trapianti: viaggio tra storia, scienza ed etica».
Il Prof. Potenza ha accompagnato la platea in un percorso denso di racconti che hanno suscitato grandi emozioni ma anche ha reso bene l’idea di un sistema, quello dei trapianti, che richiede competenze, conoscenze, umanità, coinvolgimento, empatia, apertura verso l’altro; il tutto accomunato nella cultura del dono. Il racconto è stato arricchito anche da due testimonianze appassionate di persone coinvolte in prima persona nel mondo dei trapianti. La narrazione del prof. Potenza ha coinvolto l’uditorio che ha fatto proprio il messaggio intrinseco, manifestando grande vicinanza ed emozione.
In conclusione, oltre alla ritualità e alla formalità dell’evento, l’auspicio per gli studenti in Infermieristica e Scienze infermieristiche è quello di intraprendere un percorso di studi che coniughi umanità, scienza, spiritualità nella cura, senza perdere di vista la complessità della persona umana.