Annunciato domenica 2 giugno 2024 al termine dei Vespri e della Processione del Corpus Domini
Domenica 2 giugno 2024 al Cottolengo di Torino, al termine dei Vespri nella Solennità del Corpus Domini, il vice padre della Piccola Casa don Giovanni Morero ha letto la preghiera con cui il Padre Generale Padre Carmine Arice annuncia a tutta la Famiglia Cottolenghina presente nel mondo il tema pastorale della Piccola Casa della Divina Provvidenza per l’anno 2024-2025: “La Piccola Casa pellegrina di speranza”. Tema scelto in sintonia con la Chiesa Universale che nel 2025 celebra il Giubileo.
Padre Carmine Arice, insieme a Madre Elda Pezzuto, Superiora generale delle Suore di S.G.B. Cottolengo, e Fratel Giuseppe Visconti, Superiore generale dei Fratelli Cottolenghini, era alla Piccola Casa di Trentola-Ducenta (CE) per le celebrazioni dei 75 anni di presenza cottolenghina.
Di seguito pubblichiamo il testo dell’omelia-preghiera di Padre Arice (scaricabile in pdf a fondo pagina).
Signore Gesù presente nel Sacramento dell’Eucaristia
noi ti adoriamo, ti benediciamo e ti rendiamo grazie.
La Piccola Casa della Divina Provvidenza
avendo avuto cominciamento nella Chiesa del Corpus Domini,
in modo speciale consacrata a Te presente nel Santissimo Sacramento,
è per sua natura eucaristica e oggi
vuole mostrarTi in modo specialissimo il suo amore e la sua riconoscenza (cfr. DP 328).
Ogni giorno, Signore Gesù, sperimentiamo
che in mezzo alle fatiche, ed anche pericoli
riceviamo da Te forza e aiuto,
poiché è la Comunione quotidiana,
che ci inebria d’amore verso Dio e verso le anime (cfr. DP 69).
Donaci la coscienza ferma e certa
che ciò che tiene in piedi la Piccola Casa sono la preghiera e la Comunione (cfr. DP 89);
e che dal bene ascoltare la santa messa – ogni giorno –
dipende il buon andamento della casa (cfr. DP 277).
Sì, perché è al Tuo altare che si impara a vivere come Tuoi discepoli,
ad essere pane spezzato e condiviso per l’umanità.
Signore Gesù, facci grazia che la celebrazione eucaristica
sia sempre il cuore delle nostre giornate,
e il centro della vita spirituale di ogni membro della famiglia carismatica cottolenghina.
Concedi a noi, o Signore, che nelle perplessità, dubbi, o malinconie
non stiamo a gemere, o sospirare,
ma anzitutto ci portiamo davanti Te presente nel Santissimo Sacramento;
e qui, qui, qui sforziamo il nostro cuore
perché Tu ci consoli più che tutte le creature messe insieme (cfr. DP 117).
Pastore buono, che oggi ci fai dono
di percorrere con Te le strade della Piccola Casa a Torino,
vogliamo portare nel nostro cuore
tutti i membri della famiglia cottolenghina sparsa nel mondo,
perché il Tuo amore misericordioso e la Tua benedizione li raggiunga tutti.
Ti rendiamo grazie per la Piccola Casa
presente in Europa, nelle Americhe e in Asia
e per quella che vive in Africa,
ove, tra qualche giorno,
riceveremo il dono di un nuovo servo dell’Eucarestia, un Tuo sacerdote!
Signore, rendi tutti i sacerdoti innamorati dell’Eucarestia,
apostoli della Tua misericordia e annunciatori della Parola che salva.
Signore medico delle anime e dei corpi,
guarda i poveri che sono la parte preziosa di quest’Opera,
consola gli ammalati con il dono della Tua presenza,
benedici i Consacrati e le Consacrate
che hanno donato la loro vita a Te nel servizio generoso ai fratelli,
fortifica il cuore e le mani di tanti Operatori Laici, Volontari,
Amici, Oblate e Aggregati, Benefattori e Stimatori della tua Opera,
che Insieme desiderano essere un segno del Tuo amore salva.
Questa solenne celebrazione la viviamo quasi a conclusione
del cammino pastorale di quest’anno
che ci ha visti riflettere sul tema:
“Preghiera e cura della spiritualità, primo impegno della Piccola Casa”.
Grazie Signore per il cammino percorso in questo tempo,
per l’opera della Tua grazia nell’intimo dei cuori,
e per quanto il Tuo Spirito ha suggerito e ispirato.
Abbiamo preso più coscienza
dell’immenso bisogno di te, o Signore;
perché solo Tu puoi soddisfare la sete di Eterno che abita il cuore dell’uomo;
è un grande dono trovare ogni giorno il senso profondo della nostra vita,
sperimentare la gioia del Vangelo, la Pace vera,
e la forza dello Spirito Consolatore,
soprattutto quando le lacrime solcano il viso
e il cuore si adombra di fatica e di dolore.
In questo anno abbiamo camminato con la Chiesa universale
verso la celebrazione del grande Giubileo del 2025
– memoria solenne della Tua venuta nella storia –
preparando con la preghiera il nostro cuore
ad accogliere la grazia dell’Anno Santo.
Ora, facendo nostro il tema che il Santo Padre ha scelto per tutta la Chiesa
annuncio alla famiglia cottolenghina, che il Tema Pastorale per l’anno 2024-2025,
che oggi poniamo ai Tuoi piedi per invocare il dono dello Spirito Santo sarà:
LA PICCOLA CASA, PELLEGRINA DI SPERANZA
Signore Gesù che mediante il Pane Eucaristico ci doni la Tua stessa vita,
fa che possiamo sperimentare davvero che “la speranza non delude” (Rm 5,5).
Ha scritto papa Francesco nella Bolla di indizione dell’anno giubilare:
“La speranza cristiana non illude e non delude
perché è fondata sulla certezza che niente e nessuno potrà separarci dall’amore di Cristo” (n. 3).
Nell’anno pastorale che stiamo concludendo,
abbiamo intuito che la preghiera apre la porta alla speranza
perché fa alzare il nostro sguardo
verso orizzonti di bellezza, di verità, di libertà autentica,
di carità operosa, di infinito e di gioia.
Siamo consapevoli che “Il presente, anche un presente faticoso, può essere vissuto ed accettato se conduce verso una meta e se di questa meta noi possiamo essere sicuri, se questa meta è così grande da giustificare la fatica del cammino” (Benedetto XVI, Spe salvi, n. 1).
E questa meta, o Signore, sei Tu, sorgente di ogni dono e di ogni bene!
Illuminati dagli insegnamenti del nostro Fondatore, san Giuseppe Cottolengo
accresci la nostra confidenza in Dio per essere uomini e donne di speranza
certi che “La Provvidenza non è mai mancata a chi spera in Lei” (cfr. DP 39).
Con gli occhi rivolti verso l’Alto,
insegnaci a guardare con speranza anche la nostra morte convinti
che il dono della vita eterna sarà “l’ultimo atto della Divina Provvidenza” per noi (cfr. DP 175).
Per questo, con speranza, anche noi ripetiamo con il santo Cottolengo:
“Paradiso, Paradiso, quanto sei bello! (cfr. DP 188)”
Con Maria, la Vergine santa, la Consolata e Consolatrice,
con san Giuseppe Benedetto Cottolengo nostro Fondatore
con i Beati Francesco Paleari, Luigi Bordino e Maria Carola Cecchin,
con tutti i figli e le figlie della Piccola Casa che vivono già nella patria celeste,
eleviamo a te Signore Gesù la gloria, l’onore ed ogni benedizione.
Per loro intercessione continuiamo a invocare con fiducia il dono della Pace
per i Paesi che sono in guerra, e sono molti.
Principe della Pace, dona Pace al mondo intero,
alla famiglia cottolenghina e ad ogni uomo di buona volontà.
A Te, Signore benedetto sia gloria,
a Te Provvidenza del Padre che ami la Piccola Casa e tutta l’umanità,
a Te che sei bellezza, sicurezza e sorgente di speranza,
la lode e la benedizione nei secoli dei secoli. Amen.
Padre Carmine Arice