Il 19 marzo 2024 il 90° anniversario della canonizzazione del Fondatore della Piccola Casa
Il 19 marzo 2024 ricorre il 90° anniversario della canonizzazione di San Giuseppe Benedetto Cottolengo (1786 – 1842). Era, infatti, il 19 marzo 1934 quando Papa Pio XI, in una Basilica di San Pietro gremita da Sacerdoti, Fratelli e Suore della Piccola Casa, uniti ai parenti e a tanti cittadini di Bra, di Torino e del Piemonte, proclamava solennemente la santità di colui che definì “il gigante della carità”.
Anche a Torino la gioia fu grande! Le campane della città suonarono a festa fin dal mattino e tantissimi torinesi si portarono nella Chiesa della Piccola Casa per pregare, onorare e festeggiare insieme alle Suore, i Sacerdoti, i Fratelli e soprattutto con tutti gli Ospiti. La cronaca narra che nel pomeriggio dopo il canto del Vespro e la Benedizione Eucaristica, nell’attesa dei piccioni viaggiatori da Roma, tutti si ritrovarono nel cortile principale della Piccola Casa e lì «una mano esperta fece ascendere al cielo un pallone con la scritta a caratteri cubitali: “W San Giuseppe Benedetto Cottolengo W”. Esplosioni d’ingenua gioia con battimani dei nostri carissimi Poverelli accompagnarono il pallone nel suo volo; spaziò lungo tempo a grande altezza nell’atmosfera e anche questa nota di letizia accrebbe l’impronta straordinaria di questo faustissimo giorno che segnerà l’epoca per la Piccola Casa».
Sono trascorsi 90 anni e la Piccola Casa oggi “spazia” in più continenti sostenuta da quella stessa fede e da quello stesso amore che quel giorno promisero quanti erano partecipi della grande gioia.
Papa Pio XI aveva detto: «Nella persona e nelle opere del Cottolengo si trova un miracolo continuo di carità”, precisando: “carità associata alla ricerca continua del Cielo, alla contemplazione, senza di cui la carità illanguidisce e si atrofizza o prende forme che non sono quelle che piacciono a Dio. Senza la ricerca del Cielo, resta il dinamismo esterno».
Il ricordo di quel giorno sia, allora, un ravvivare nel cuore di tutti il desiderio di rimanere ancorati al Cielo perché la Piccola Casa della Divina Provvidenza sia ovunque «presenza della divina tenerezza che il cuore di Gesù ha sempre dimostrato per i “senza vesti”, i “senza dimora”, i “senza salute” e i “senza pane”», come sottolineò il Pontefice.
Erano quelli anni difficili nei quali dominava il pensiero secondo cui il Cristianesimo aveva recato danno all’umanità per il suo prendersi cura dei più poveri.
Con la canonizzazione di San Giuseppe Benedetto Cottolengo, la Chiesa volle fortemente ribadire la sua scelta preferenziale per le persone più fragili, e ieri come oggi, ci chiama ad un rinnovato impegno e responsabilità in ogni settore della società per aprire vie di dialogo e costruire ponti di fraternità.
Sia questo il modo più bello e più vero per celebrare il 90° anniversario della Canonizzazione di San Giuseppe Benedetto Cottolengo.
Deo gratias!
suor Maria Teresa Materia