“NATAL-Eh?” – Alle ore 20.45 in Teatro (via Cottolengo 14)
“NATAL-EH?” Non è una parola criptata, ma è il titolo dello spettacolo di Natale che anche quest’anno gli “Artisti del Cottolengo”, ospiti, giovani volontari e religiosi, hanno preparato per il tradizionale scambio di auguri che si è tenuto domenica 17 dicembre alle ore 20.45 presso il salone teatro della Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino (via Cottolengo 14).
Pensate se qualcuno, venendo da un altro pianeta o da un’altra realtà, si trovasse a vivere con noi i giorni che precedono il Natale.
Direbbe proprio NATAL-EH? E aggiungerebbe “Roba dell’altro mondo”… Forse lo diremmo anche noi che siamo già immersi in questa realtà! In effetti è “roba dell’altro mondo, del mondo di Dio” il saper vivere nella pace, nella concordia, nell’amore e nella gioia vera.
L’incanto del Natale è la bella notizia di cui anche noi possiamo godere in queste realtà perché Dio, facendoci dono di se stesso, ci apre le porte del suo regno di pace e di amore.
Questo e molto altro è il messaggio che gli “Artisti del Cottolengo” hanno trasmesso per questo Natale nello spettacolo di domenica 17 dicembre alla Piccola Casa di Torino.
Al termine dello Spettacolo la Superiora generale delle Suore di S.G.B. Cottolengo Madre Elda Pezzuto, il Superiore generale dei Fratelli cottolenghini Fratel Giuseppe Visconti e il Padre generale della Piccola Casa Padre Carmine Arice hanno rivolto gli auguri di Natale a tutta la Famiglia cottolenghina presente nel mondo.
“Tutti noi cottolenghini”, ha sottolineato Madre Elda, “ci auguriamo insieme di sentire la tenerezza del Dio Bambino e la fiducia che Dio ha per ciascuno di noi; ci auguriamo in particolare che possano crescere la fiducia e la tenerezza fra di noi. Tutti, infatti, abbiamo bisogno di vivere relazioni di fiducia reciproca e di tenerezza gratuita; facciamoci allora il il dono vicendevole di queste relazioni sane che donano senso, gioia, speranza e pace nel cuore. Questa sera desideriamo raggiungere la Famiglia cottolenghina presente nel mondo con il nostro abbraccio, per far sentire a ciascuno che vi vogliamo bene, che siete preziosi e importanti, che sogniamo di esservi vicino, di guardavi negli occhi, di stringervi la mano, di accarezzarvi con fiducia e di stare insieme. Sì, insieme come un’unica grande Famiglia del Cottolengo, una bella carovana umana di fratelli e sorelle figlie e figli dello stesso Padre provvidente. È Natale: auguri di gioia e di pace, di senso e di speranza. Auguri per un fraterno anno nuovo 2024!”
“Questo spettacolo”, ha evidenziato Padre Carmine Arice, “ha mostrato la bellezza della Famiglia cottolenghina dove non manca nessuna vocazione e nessuna parte del popolo di Dio. Sono poche le realtà della Chiesa, infatti, che hanno la grazia di avere una famiglia multiforme composta da tutte le condizioni della vita. Una Famiglia che non è solo formata da tutte le vocazioni ma anche da tanti popoli in quanto è diffusa in quattro continenti. Esprimiamo dunque gratitudine al Signore per essere parte di questa famiglia”.
Padre Arice ha poi invitato a non dimenticare le tante “pandemie” che attanagliano il mondo, fra cui quella delle guerre sparse in diverse parti del pianeta: “dobbiamo in particolare stare in guardia perché questa mentalità guerrafondaia non entri nei nostri cuori e nelle nostre case, oltre alla guerra fatta con le armi c’è infatti una mentalità di guerra che cresce in modo subdolo, chiediamo allora al buon Dio che ci doni lo spirito della pace”.
Di seguito alcune immagini dello spettacolo: