Dalle 8.30 alle 13.30 presso la Sala Fratel Bordino (via Cottolengo 17)
«Bioetica e umanesimo integrale». È il tema del Seminario che, in occasione della Giornata Mondiale di bioetica, la Piccola Casa della Divina Provvidenza ha organizzato venerdì 20 ottobre dalle 8.30 alle 13.30 presso la Sala Fratel Luigi Bordino (via Cottolengo 17).
Il convegno, accreditato per tutte le professioni sanitarie, ha inteso promuovere una riflessione bioetica sul significato di umanesimo integrale e della persona umana nella sua realtà integrale ed oggettiva, anche all’interno della relazione di cura.
Dopo i saluti di Suor Nicoletta Arrivabene, responsabile del Centro di Formazione dell’Ospedale Cottolengo, sono intervenuti:
- Don Carmine Arice, Padre generale della Piccola Casa
- Antonio Gioacchino Spagnolo, docente di Medicina legale e delle assicurazioni presso la Facoltà “A. Gemelli” di Roma
- Fulvia De Matteis, pedagogista, membro del Centro Europeo di Bioetica e Qualità della Vita
Ha moderato la Prof.ssa Giuseppina Seppini, docente presso il Corso di Laurea magistrale in Scienze infermieristiche ed ostetriche della Facoltà “A. Gemelli” di Roma presso l’Ospedale Cottolengo di Torino.
“La cura della spiritualità”, ha sottolineato Padre Carmine Arice nella sua ricca e approfondita relazione, “è la grande assente quando si parla di Umanesimo integrale. La spiritualità è ricerca di senso, libertà e bellezza; è ricerca del bene e del vero”.
“Oggi i transumanisti”, ha evidenziato Padre Arice, “non intendono porre argini a quello che la tecnoscienza e la nanotecnologia potrebbero realizzare sull’uomo perché, nella misura in cui esse si collocano dentro le leggi della fisica e della biologia, la natura rimarrebbe rispettata”, eppure “Nick Bostrom, tra i cento pensatori più influenti del pianeta e ideologo del transumanesimo condivide il dubbio di un materialismo sempre più accentuato che sottende ‘il progetto di un uomo di plastica, senza bontà, senza dolore, senza mistero’”. Infatti “tecnicamente possibile” significa “eticamente lecito”? Si è passati “dall’antropologia ontologicamente fondata all’antropologia funzionalista”. L’affermazione “L’essere precede il come!” oggi non è più un dato comunemente accolto!”
Oggi “la sfida delle sfide è la povertà spirituale”. Padre Arice ha ricordato quanto sottolineato da William C. Gaventa, direttore del Summer Institute on Theology and disability (Texas), nel 2006: “Spiritualità è dare risposta alle domande esistenziali perché è al centro di ciò che siamo”. Allora cos’è l’Umanesimo integrale? “[H]omo ha la sua radice in [H]umus e ha a che fare con [H]umilitas. L’Umanesimo sarà davvero integrale se sarà un pensiero umile, avendo come punto di partenza la fragilità”. Padre Arice in conclusione ha rivolto un augurio agli studenti di Infermieristica presenti al Seminario: “Siate persone libere, ragionevoli e responsabili, e per questo epifania della bellezza dell’umano!”
Di seguito alcune immagini della prima sessione del Seminario:
Per iscrizioni: https://forms.office.com/e/ryDwcRGx9m
Per informazioni: www.ospedalecottolengo.it