Tornato in presenza dopo gli anni della pandemia
Sabato 17 dicembre alle ore 20.45 presso il salone teatro della Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino (via Cottolengo 14) gli “Artisti del Cottolengo” hanno messo in scena il tradizionale spettacolo di Natale, che è tornato in presenza dopo gli anni della pandemia.
“Quest’anno”, sottolineano i giovani volontari, “dopo due anni di filmati e video a causa dell’emergenza sanitaria, possiamo finalmente ripartire con il tradizionale spettacolo cottolenghino natalizio che vede ospiti, volontari e suore di nuovo insieme!”
La storia che è stata rappresentata ha raccontato di come la nascita di Gesù non sia solo il 25 dicembre ma, se vista con gli occhi giusti, ricorre in tutti i giorni della nostra vita.
“Per dar forma a questo pensiero”, proseguono i volontari, “abbiamo pensato di raccontare come sarebbe stata la nascita di Gesù se fosse avvenuta in diverse epoche storiche. Sono stati coinvolti anche gli ospiti storici della Piccola Casa di Torino, Pinasca ed Alba”.
Per la preparazione delle scenografie, dei canti e delle parti recitate i volontari e le suore hanno svolto diverse prove, sia divisi in gruppi che tutti insieme. “Le prove”, evidenziano, “oltre ad essere finalizzate alla preparazione della rappresentazione sono diventate occasione di condivisione e divertimento tra il gruppo giovani e le suore, creando in questo modo lo spirito di unione e di allegria, nonché il vero motore della riuscita dello spettacolo”.
‘’Comunque vada sarà un successo!’’, è il motto degli “Artisti del Cottolengo”.
Al termine dello spettacolo hanno portato il loro saluto i Superiori della Piccola Casa: Madre Elda Pezzuto, Fratel Giuseppe Visconti e don Giovanni Morero a nome di Padre Carmine Arice.
Madre Elda ha salutato tutta la Famiglia cottolenghina presente nei 4 continenti: Europa, Asia, Africa, America del Nord e del Sud. “Il mio augurio”, ha detto Madre Elda, “è che ovunque siete possiate essere inondati dalla luce del Natale. Come abbiamo visto nello Spettacolo Gesù è nato in diverse epoche storiche e continua a nascere nelle nostre realtà. Anche oggi siamo pieni della luce del Natale che è lo splendore dell’amore di Dio per noi. Questa luce ci ricorda e ci rivela che nella nostra piccolezza e nella nostra fragilità siamo tutti figli amati da Dio, abbracciati dall’amore più grande di Dio Padre che si fa bambino per noi. Questa luce brilla nel buio delle nostre notti, scalda la freddezza dell’indifferenza, dell’abbandono, dello scarto. Questa luce continua a scaldarci, come fratelli e sorelle della Famiglia cottolenghina, bambini, giovani e anziani: camminiamo insieme allora perché la vita è un pellegrinaggio, gioiamo insieme e continuiamo a sperare insieme!”
Fratel Giuseppe ha rivolto gli auguri di Buon Natale ricordando gli amici dell’Ucraina e auspicando che la guerra possa finire presto.
“Mi ha rallegrato”, ha sottolineano don Giovanni Morero che ha portato i saluti di Padre Carmine, “che dopo due anni di forzata lontanza ci siamo trovati di nuovo insieme e con tanti attori venuti anche da lontano. Lo spettacolo ha rispecchiato la nostra Famiglia cottolenghina: ognuno con le proprie capacità ha potuto esprimersi al meglio. Grazie anche per il messaggio dello spettacolo che ci ha ricordato come il Natale sia sempre attuale e contemporaneo, l’avete espresso molto bene!”.
Deo gratias!
Di seguito alcune immagini dello spettacolo: