Lunedì 17 ottobre con Suor Alessandra Smerilli
«Carisma, organizzazione, sostenibilità. È il «tripiede» su cui si è appoggiata la Piccola Casa della Divina Provvidenza nel 2021.
È l’immagine usata dal Padre Generale don Carmine Arice nell’introdurre la presentazione del Bilancio di Missione della Piccola Casa nel 2021 che si è tenuta lunedì 17 ottobre 2022 nella Sala Convegni del Cottolengo di Torino gremita in ogni posto.
Ospite d’onore, chiamata a commentare i dati del Bilancio, Suor Alessandra Smerilli, delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
«Nel 2021 la Piccola Casa», ha sottolineato Padre Arice, «ha cercato di portare a molti, in particolare a persone che vivono situazioni di povertà, sofferenza e rifiuto, la buona notizia: Dio è Padre e si prende cura dei suoi figli, attraverso il lavoro di migliaia di operatori (oltre 2.500), insieme ai religiosi, e con 10 milioni di ‘investimenti carismatici’ su circa 114,6 milioni di fatturato complessivo».
Gli «investimenti carismatici» sono stati devoluti in particolare per coprire i contributi delle rette per gli ospiti delle RSA o per l’iscrizione nelle scuole, per l’accoglienza nel Social Housing, per le cure sanitarie ai più fragili e per il sostegno alle missioni cottolenghine nel mondo.
Sono poi state ristrutturate l’Rsa Frassati II alla Piccola Casa di Torino, inaugurata lo scorso 30 aprile dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, la Casa Cottolengo di Pinasca (TO), nel Pinerolese, ed è stato avviato il «Cottolengo Hospice» a Chieri (TO): proprio il 17 ottobre è stato accolto il primo paziente. Sono in corso i lavori di ristrutturazione per avviare uno studentato al Cottolengo di Torino e per la nuova Casa Cottolengo a Pisa.
«Nel 2021 non ci siamo arresi», ha proseguito il Padre Generale, «e abbiamo cercato di rispondere a sfide nuove con nuove risposte sia nell’ambito educativo che sanitario-assistenziale che pastorale. Ci auguriamo che tutto questo lavoro sia anche notato e apprezzato da quanti hanno il dovere di sostenere le realtà non profit, come la Piccola Casa, che offrono un servizio a cittadini del nostro Paese anche quando questi non possono permettersi il lusso e la soddisfazione di poter contribuire al mantenimento dell’offerta di cura o educativa ricevuta, anche nelle situazioni di emergenza».
Ha aperto i saluti istituzionali un video messaggio del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio che ha sottolineato come «presentare il Bilancio di Missione mostri una capacità gestionale che permette di recuperare risorse importanti per metterle a disposizione dei più bisognosi, perché abbiamo il dovere di non lasciare indietro nessuno». Cirio ha poi espresso la necessità di adeguati sostegni pubblici alla sanità non profit: «una missione che va valorizzata e considerata dalla Pubblica Amministrazione».
«Qui ci sono persone che ogni giorno dedicano la loro vita agli altri, c’è una comunità che riesce a stare coesa anche in una tempesta come quella che stiamo attraversando», è il saluto del Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, «i numeri del Bilancio dimostrano inequivocabilmente quanto bene la Piccola Casa faccia per Torino».
Mons. Mauro Rivella, Vicario Episcopale per gli Affari Economici della Diocesi di Torino, ha portato il saluto dell’Arcivescovo S.E.R. Mons. Roberto Repole: «Il Cottolengo è un prete di Torino, è uno di noi», ha evidenziato Mons. Rivella, «ha saputo cambiare la propria vita sulla base dei bisogni concreti che ha incontrato. Il dono più grande che la Famiglia Cottolenghina rappresenta è proprio quello di essere una presenza concreta che cerca di rispondere ai bisogni reali delle persone di oggi. La Piccola Casa, in un modo molto intelligente, porta avanti la grande sfida di essere presente come Chiesa in un contesto sociale complesso muovendosi al passo coi tempi e con le istituzioni, i privati e il mondo del Terzo Settore».
I Direttori Generali dei settori operativi nella Piccola Casa (Opere socio sanitarie e assistenziali, Presidio Sanitario Ospedale Cottolengo, Scuole Cottolengo, Beni Immobili, Amministrazione e Pastorale) hanno poi presentato una sintesi del bilancio di Missione 2021 Al seguente link il Bilancio di Missione con i dati in parole e numeri per ogni settore:
«Nell’ascoltare la presentazione del Bilancio di Missione della Piccola Casa vedo un piccolo miracolo», ha sottolineato Suor Smerilli, «sappiamo bene in che stato versa la Sanità cattolica non profit in Italia: non è in uno stato di salute. Vedere come la Piccola Casa, in maniera così trasparente, riesca a raccontare ciò che è stato fatto riempie di gioia».
«Nella storia», ha proseguito, «le opere religiose che hanno separato la gestione economica dal carisma, o viceversa, non hanno fatto molta strada. Spesso manca l’arte di sapere far diventare idea i progetti. Siamo dentro ad un momento difficile, lo sappiamo, a maggior ragione dobbiamo farci carico e testimoniare che c’è qualcosa che ci tiene uniti come fratelli, ovvero la capacità di prenderci cura gli uni degli altri. In un momento brutto abbiamo bisogno di vedere atti di Vangelo vissuto. Il vostro è un grande esempio di come organizzare la speranza».
Suor Smerilli ha poi definito il Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale di cui è Segretario il «Dicastero dell’Etcetera» «perché vogliamo», ha detto, «che le nostre priorità siano date dalle persone che ascoltiamo».
Ed ecco l’invito alla Piccola Casa: «vi auguro», ha concluso Suor Smerilli, «che anche voi proviate a diventare un’opera dell’Etcetera lasciandovi sollecitare da nuovi bisogni: non passate accanto a nessuno senza che gli occhi e le orecchie sappiano andare oltre, per capire cos’altro in più possiamo fare».
«Tutto questo lavoro non è certamente senza fatica», ha sottolineato nelle conclusioni Padre Arice, «l’anno prossimo dobbiamo chiedere un supplemento di Provvidenza a causa dei rincari vertiginosi dell’energia: da 6-7 milioni di riscaldamento arriveremo a 16-17 milioni di euro. Ci attende, quindi, un tempo di grande impegno, di grande vigilanza con la certezza che, come diceva il nostro Fondatore ‘quando noi ci occupiamo dei poveri in modo serio Dio si occupa di noi’. Non è però il tempo dei liberi battitori ma il tempo in cui si gioca di squadra».
Un messaggio più grande di speranza arriva dalla prossima beatificazione di una suora cottolenghina, Suor Maria Carola Cecchin (1877-1925), che sarà proclamata Beata il prossimo 5 novembre a Meru in Kenya. «Questo ci dice», ha concluso il Padre Generale, «che in questa Casa non solo si può vivere una pienezza di vita umana, ma anche una pienezza di vita evangelica fino alla pienezza della vita che è la santità».
Torino, 18 ottobre 2022
Ufficio Stampa Piccola Casa