17 gennaio 1828
«Ecco, questo è decisivo: puntare sul dono di Dio, sulla gratuità della sua chiamata, sulla forza trasformatrice della sua Parola e del suo Spirito. Con questo atteggiamento incoraggio voi e quanti, nei diversi istituti, aiutano le consacrate e i consacrati, a partire da una memoria “deuteronomica”, a guardare con fiducia al futuro. Perché dico memoria deuteronomica? Perché è molto importante ricordare (…) Quella memoria della storia, della propria storia, del proprio istituto. Quella memoria delle radici. E questo ci fa crescere. Quando noi perdiamo la memoria, quella memoria delle meraviglie che Dio ha fatto nella Chiesa, nel nostro istituto, nella mia vita – ognuno può dirlo – perdiamo forza e non potremo dare vita».
Con queste parole, che Papa Francesco ha rivolto lo scorso 11 dicembre alla Plenaria della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, la Piccola Casa della Divina Provvidenza presente nel mondo fa memoria del 194° anniversario, il 17 gennaio 1828, della fondazione da parte di San Giuseppe Benedetto Cottolengo del «Deposito de’ poveri infermi del Corpus Domini», conosciuto anche come Ospedaletto della Volta Rossa, in via Palazzo di Città a Torino. Lì il santo Cottolengo ricoverò persone ammalate che non trovavano accoglienza negli ospedali cittadini. Lì, grazie alla generosa disponibilità di alcune signore, in particolare della vedova Marianna Nasi e di volontari, iniziò la sua opera.
Oggi fare memoria delle radici della Piccola Casa, come ha sottolineato il Papa, significa proprio «puntare sul dono di Dio, sulla gratuità della sua chiamata, sulla forza trasformatrice della sua parola e del suo spirito».
«Se noi non abbiamo questa memoria deuteronomica», così Papa Francesco ha concluso il suo discorso, «e non abbiamo il coraggio di prendere da lì il succo per crescere, non avremo neppure germogli. Una maledizione forte: essere senza radici e senza germogli».
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