Sabato 9 ottobre la Celebrazione presieduta da Mons. Antonio Crameri
Sabato 9 ottobre 2021 alle 15.30 nella chiesa Grande della Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino (via Cottolengo 14) la novizia Lisette Paola Velasco Montano ha emesso la Prima Professione religiosa durante la Celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Antonio Crameri, cottolenghino, Vescovo del Vicariato Apostolico di Esmeraldas in Ecuador.
Le suore di san Giuseppe Benedetto Cottolengo augurano a questa sorella la perseveranza, la santità e un amore sempre più ardente per Cristo affinchè sia credibile testimone dell’amore di Dio Padre buono e provvidente!
In un’anfora disponibile al fondo della chiesa sono state raccolte offerte per i poveri dell’Ecuador.
Nel rispetto delle normative anti-Covid l’accesso in chiesa è stato consentito fino all’esaurimento dei posti disponibili.
La celebrazione è stata trasmessa in diretta streaming:
Di seguito un’ampia foto gallery con le immagini della celebrazione:
Intervista a suor Lisette
Lisette Paola Velasco Montano è nata a Esmeraldas, in Ecuador. Fin da piccola ha avuto occasione di frequentare la parrocchia di Santa Marianita, che dalla fine degli anni Ottanta del secolo scorso è gestita dai sacerdoti cottolenghini. Dopo diversi anni di servizio presso la comunità parrocchiale con attività di animazione e catechismo, la scelta di iniziare il percorso di una vita comunitaria con le Suore di San Giuseppe Benedetto Cottolengo l’ha portata a Tachina, all’interno della struttura che accoglie gli anziani soli e abbandonati. Concluso questo periodo in Ecuador, il passo successivo del cammino di discernimento è stato quello di venire in Italia, per iniziare il percorso che, tramite il noviziato, l’ha portata alla Prima professione sabato 9 ottobre 2021.
Come è arrivata la chiamata religiosa? E cosa ti ha portato verso il carisma cottolenghino?
La vocazione religiosa è maturata nel tempo, nel corso di alcuni anni. Già quando avevo 15/16 anni sentivo che dentro di me si muoveva qualcosa, che nasceva la curiosità verso la vita consacrata. Negli anni il conciliare i vari impegni della vita, come lo studio, il lavoro e le attività in parrocchia diventava sempre più impegnativo, ma sentivo che il servizio che facevo in parrocchia mi rendeva davvero felice. Quando il Signore ti vuole, ti vuole. E si fa cercare ovunque. Finché ho detto va bene, ascoltando il desiderio di servire che sentivo nascere dentro di me. Il carisma cottolenghino, che ho potuto vivere quotidianamente, mi ha aiutata a crescere e a maturare questo desiderio di servizio, grazie all’esempio dei fratelli e delle suore. Non solo servizio verso i più poveri e verso le persone con disabilità, ma anche verso le famiglie e i bambini che frequentano scuole e oratori. Il mio desiderio di servire e il carisma cottolenghino si sono incontrati e si sono fortificati a vicenda, dandomi la forza di seguire la mia vocazione.
Cosa, secondo te, può spingere un giovane ad avvicinarsi al carisma cottolenghino?
L’incontro con le suore del Cottolengo, ma anche con i sacerdoti e i fratelli è un’esperienza di dono di Gesù, che è alla base del servizio e del dono della propria vita verso i poveri. Molti giovani sono attratti dalla possibilità di donare il loro tempo e il loro servizio agli altri, mettendo la persona al centro, vivendo lo spirito di famiglia, tanto da far percepire, non solo con le parole, ma con le azioni, che l’altra persona è importante, dandole dignità.
Dopo la professione, cosa vedi per il tuo futuro?
Durante il mio percorso formativo ho avuto la possibilità di svolgere il mio servizio in diverse realtà, in cui ho sempre cercato di dare il meglio di me. Essendo cresciuta in un ambiente parrocchiale mi piacerebbe poter servire in quell’ambito, ma ovunque la Divina Provvidenza deciderà che serve il mio servizio, io cercherò sempre di fare del mio meglio.
Cosa consiglieresti ad una persona che sta pensando di scegliere la vita consacrata?
Di non avere paura. Ogni scelta di vita ha la sua dose di paure, ma il Signore ci è vicino, in ogni momento. E se ci chiama a sè lo fa in ogni momento, per farci vivere una vita felice. Io da quando ho fatto questa scelta sento che la mia vita è realizzata, e mi rende felice. Mi sento bene con la scelta che ho fatto, mi sento felice e io sono contenta del passo che ho fatto e son convinta di quello perché voglio davvero. Il passo per vincere la paura é fidarsi, infatti il contrario della fiducia è la paura. Fidarsi davvero nel Signore perchè non c’è persona più affidabile. Lui non ci abbandona e ci accompagna in ogni scelta che facciamo.