Raccontare per raccontarsi
Le suore a riposo della Piccola Casa della Divina Provvidenza di Cerro Maggiore (MI) hanno scritto e illustrato un libro di fiabe per bambini. Di seguito pubblichiamo la presentazione delle autrici e il libretto scaricabile in pdf.
Suor Antonietta, Suor Angela, Suor Gabriella, Suor Cecilia, Suor Elsa, Suor Amedea, Suor Maria, Suor Virginia, Suor Adele, Suor Anna, Suor Carla e Suor Maria Rosa che ha il privilegio di vedere dal paradiso la nostra opera conclusa.
Questi sono i nostri nomi. Siamo un gruppo di suore a riposo appartenenti alla congregazione di San Giuseppe Benedetto Cottolengo che, dopo aver passato una vita a servizio di ammalati, bambini, anziani e disabili, oggi abitiamo nella Piccola Casa della Divina Provvidenza – Cottolengo di Cerro Maggiore, un Comune alle porte di Milano.
Il lavoro che troverete nelle pagine del libretto è il frutto di un percorso durato circa 3 mesi. L’obiettivo di riuscire a scrivere un piccolo libro di fiabe per bambini ha suscitato in noi il desiderio di portare avanti questo progetto con serietà e dedizione. Incontro dopo incontro, ci siamo appassionate a quanto insieme stavamo costruendo sia dal punto di vista della narrazione che rispetto alla creatività delle illustrazioni.
Ognuna ha contribuito lasciando una traccia di sé: chi suggerendo i nomi dei personaggi, talvolta, ricordando quelli di persone a noi care, chi prendendo in mano matita e gomma e, immaginando come poter rappresentare ciò che si era raccontato, chi dando pennellate di colore su un foglio, chi ricordando episodi del passato, più o meno lontano, chi trovando la fantasia che non pensava potesse far parte della sua persona, chi proponendo termini più consoni, chi lanciando il dado e chi semplicemente ascoltando o osservando.
Al lavoro di scrittura e illustrazione delle fiabe sono seguiti due “laboratori” esperienziali: nel primo si è cercato di ricreare una ricetta emersa in una fiaba dal ricordo di alcune suore seguendo i passaggi della tradizione mentre nel secondo, in collaborazione con musicoterapista e la psicologa della struttura, è stata musicata una delle fiabe: accompagnate dalla musicoterapista le suore hanno suonato strumenti e cantato. Infine, è stato realizzato un piccolo filmato.
Una volta a settimana, il martedì mattina, per circa una decina di settimane, ci siamo trovate in salotto e, dopo aver bevuto insieme una tazza di tè, ci siamo divertite a inventare, sognare ma soprattutto ricordare. Le fiabe che leggerete sono il frutto di questo nostro lavoro. Narrano di bambini, di orsi, di castelli incantati e fate, di cavalieri, di vulcani e tanto altro ma, soprattutto parlano di noi.
“Raccontare…per raccontarSI”: ecco spiegato il titolo del libro e del bellissimo progetto che è alla base di questo nostro lavoro.
RACCONTARE fiabe ha portato a RICORDARE: dal latino recordari con medesimo significato, derivato di cor ossia cuore in quanto i Romani erano convinti che la memoria risiedesse nel cuore (fonte Treccani); Nella lingua inglese: by heart, letteralmente con il cuore, e significa a memoria. C’è qualcosa di magico nel ricordo, sicuramente. Nel senso proprio di un incantesimo che, se riusciamo ad assaporare, porta serenità, gioia, e una dolcissima malinconia. Tutti possiamo ricordare. Tutti abbiamo cose da ricordare. Tutti siamo impregnati di una memoria che avvolge le nostre esistenze.
Il ricordo è narrazione, racconto condiviso con gli altri (che a loro volta hanno da ricordare e da raccontare), e dunque ha un effetto dirompente contro la solitudine. Il ricordo è storia, individuale, familiare e collettiva, ma in questo allungarsi verso le radici c’è anche il segreto della sua forza che ci trascina, in modo positivo, verso il futuro. Gabriel García Márquez scriveva: «La vita non è quella vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla». Le fiabe hanno dunque avuto un ruolo fondamentale in questo tempo in cui ci hanno tenuto compagnia: hanno aiutato a guardare, ancora una volta, nel profondo del cuore in un modo diverso dal solito, forse divertente e leggero ma, non per questo meno vero e profondo. Hanno suscitato emozioni forti: hanno fatto risentire i profumi, hanno fatto rivedere i volti e sentire le voci delle persone care, hanno fatto immergere i pensieri nei colori che dipingevano le giornate di tanti anni fa e hanno rispolverato tradizioni facendo tornare con il cuore a quei momenti speciali che hanno reso unica e meravigliosa la vita.
Scarica il libretto: RACCONATARE PER RACCONTARSI