Dal 17 al 19 settembre presso la sala Fratel Luigi al Cottolengo di Torino
«Lavorare alla Piccola Casa tra criticità, risorse e proposte: dall’idea alla realtà». È il tema dell’incontro di formazione e confronto per i dirigenti in servizio presso la Piccola Casa della Divina Provvidenza che si è tenuto da giovedì 17 a sabato 19 settembre presso la sala Fratel Luigi Bordino del Cottolengo di Torino.
Ha introdotto le giornate di studio il padre generale della Piccola Casa, don Carmine Arice, con un intervento dal titolo «Tradere senza tradire».
“Il lavoro”, ha detto padre Arice, “è la forma concreta mediante la quale collaboriamo con Dio, perché attraverso le nostre braccia, la nostra mente, il nostro cuore, la nostra offerta esistenziale e la nostra preghiera Egli possa continuare ad amare i suoi figli, in modo particolare coloro che sono in maggiore difficoltà e sono vittime di quella cultura dello scarto che non accenna a diminuire nel nostro contesto sociale”.
Hanno portato un saluto Madre Elda Pezzuto (intervento) e fratel Giuseppe Visconti.
Nel corso del seminario sono intervenuti:
- la biblista Rosanna Virgili su «partecipi dell’opera creatrice di Dio mediante il lavoro»;
- la dott.ssa Francesca Di Maolo, presidente dell’Istituto Serafico di Assisi e membro del Comitato organizzatore del vertice «Economy of Francesco», su «Economy of Francesco: lavoro, economia e carisma»;
- l’avv. Gian Paolo Zanetta, direttore generale dell’Ospedale Cottolengo di Torino, su «Il lavoro nel dettame costituzionale»;
- il prof. Serafino Corti, direttore del Dipartimento delle disabilità della Fondazione Istituto ospedaliero di Sospiro onlus,su «sostenere le risorse umane»;
- il prof. Roberto Franchini, docente di Pedagogia speciale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, su «Progetto di vita per gli ospiti – verso un approccio esistenziale e scientifico».
Agli interventi dei relatori si sono alternati momenti di condivisione e di laboratorio.
Venerdì 18 settembre, a fine mattinata, ha portato un saluto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
Sabato 19 settembre le conclusioni sono statate affidate a padre Carmine Arice, madre Elda Pezzuto e fratel Giuseppe Visconti.
Di seguito sono pubblicati i testi, le slide, gli audio e i video degli interventi.
Gli interventi
- Testo: “Tradere senza tradire“
- Audio
- Video
Gli interventi
“Il lavoro nella Bibbia è un innanzitutto un atto di pace. Nella Bibbia il lavoro è, infatti, il primo antonimo della guerra, è un’opera di pace perché l’atto di creazione è un metodo di pace. Dio con la Parola crea distinguendo (per esempio la luce dalla tenebre, l’asciutto dal mare, …). In questa distinzione tutte le cose vengono create due a due, non c’è nulla che sia stato creato da solo, la solitudine è un aspetto che possiamo legare alla guerra, che porta alla solitudine. Il mondo non solo è frutto di un lavoro ma anche di lavoro in corso”. “Il riposo è la consapevolezza del senso del lavoro, in quel riposo c’è il gusto, il piacere, la contemplazione della cosa bella che funziona e può portare un progresso.”
Gli interventi
“Credo che la nostra missione non possa esaurirsi solo all’interno delle nostre opere e che le nostre opere abbiano anche il compito di contribuire alla costruzione di un mondo migliore che sappia davvero custodire la vita: che sappia davvero prendersi cura! Nella nostra quotidianità, accanto alla sofferenza, avvertiamo l’urgenza di un cambiamento radicale del sistema economico-sociale. Difendere la vita non significa solo curare, ma adoperarsi affinché nessuno sia lasciato alla solitudine e all’abbandono. Economia e salute sono due ambiti strettamente connessi“.