Il padre generale della Piccola Casa, don Carmine Arice, domenica 14 giugno al Cottolengo di Torino nella preghiera per i Vespri della Solennità del Corpus Domini ha annunciato il tema pastorale dell’anno 2020-2021 per tutta la Piccola Casa della Divina Provvidenza: “Collaboratori dell’Opera creatrice di Dio! Il lavoro nella Piccola Casa“.
Dopo aver compreso che siamo ‘Molti un sol corpo’, corresponsabili della nostra missione cottolenghina, ha detto padre Arice, “quest’anno vogliamo riflettere su come la nostra opera e tutto quello che facciamo è un collaborare con l’opera creatrice di Dio. Il lavoro che ciascuno di noi compie sia esso manuale, intellettuale o nell’offerta della propria vita, è un partecipare all’opera creatrice di Dio per l’avvento del Regno del Padre, è un servire i nostri poveri continuando ad aiutare Dio a prendersi cura di loro. Il lavoro è stato identificato con la mercificazione dell’altro (lavoro e guadagno), e qualche volta viene visto come quel tempo che precede la pensione: dobbiamo riscattare il lavoro, rivivere il lavoro come ha fatto Gesù, che per 30 anni nella bottega del padre ha contribuito all’opera creatrice di Dio proprio mediante il suo semplice lavoro. Allora ci aiuti il Signore a scoprire quanto è bello collaborare ‘Insieme nella Piccola Casa’ con Dio creatore per la salvezza del mondo”.
Di seguito pubblichiamo il testo della preghiera pronunciata da padre Arice.
Signore Gesù presente nel Santissimo Sacramento dell’Eucaristia noi ti adoriamo, ti benediciamo e ti rendiamo grazie.
La Piccola Casa della Divina Provvidenza avendo avuto cominciamento nella Chiesa del Corpus Domini in modo speciale consecrata a Te presente nel Sacramento, è per sua natura eucaristica e oggi, con una solenne processione vuole mostrarTi in modo specialissimo il suo amore e la sua riconoscenza (DP 328).
Ogni giorno, Signore Gesù, sperimentiamo che in mezzo alle fatiche, ed anche pericoli riceviamo da Te forza e aiuto, poiché è la Comunione quotidiana, che ci inebria d’amore verso Dio e verso le anime (DP 69).
Sempre di più prendiamo coscienza che ciò che tiene in piedi la Piccola Casa sono la preghiera e la Comunione (DP 89); e che dal bene ascoltare la santa messa – ogni giorno – dipende il buon andamento della casa. (DP 277)
Per questo, nelle perplessità, dubbi, o malinconie non vorremmo stare a gemere, o sospirare, ma portarci avanti Te presente nel Santissimo Sacramento; e qui, qui, qui sforzare il nostro cuore perché Tu ci consoli più che tutte le creature insieme. (DP 117).
Oggi ci fai dono, o Signore, di percorrere con Te le strade della Piccola Casa a Torino ma sappiamo che con lo stesso amore raggiugi e benedici ogni membro della famiglia cottolenghina sparsa nel mondo, nelle Americhe, in Africa, in Asia e in Europa.
Guarda, o Signore, i poveri che sono la parte preziosa di quest’Opera, consola gli ammalti con il dono della Tua presenza, benedici i consacrati e le consacrate che hanno donato la loro vita a Te nel servizio generoso ai fratelli, fortifica il cuore e le mani di tanti Operatori Laici, Volontari, Amici, Oblate e Aggregati, Benefattori e Stimatori della tua Opera, che Insieme desiderano essere un segno del Tuo amore salva.
Questa solenne celebrazione, conclude il cammino pastorale di quest’anno che ci ha visti riflettere sul tema: “Insieme nella Piccola Casa. Molti un sol corpo” (1Cor 12,23).
Signore Gesù aiutaci a far tesoro di quanto il Tuo Spirito ci ha suggerito; fa che uniti dalla fede in Te, dal carisma che ci hai donato e dalla missione che ci hai affidato, possiamo continuare a sperimentare che è proprio l’unità del Corpo Mistico il fine ultimo dell’Eucarestia e che la Tua benedizione scende là dove i fratelli vivono insieme, molti un sol Corpo.
Signore Benedetto Ti rendiamo grazie anche per quanto ci hai donato di vivere in questo tempo di pandemia così inatteso e così difficile per la tutta l’umanità. Per dono di grazia, proprio in questa notte dell’umanità, abbiamo sperimentato la forza dell’unità e che essere Insieme nella Piccola Casa, Molti un sol Corpo è una grazia ed è possibile!
Corresponsabili del dono che hai posto nelle nostre mani, abbiamo servito l’incondizionata dignità e la salute di ogni figlio e figlia della Piccola Casa messa gravemente in pericolo dalla insidiosa minaccia del morbo; lo abbiamo fatto con generosità, amore e competenza. Uniti in Te, ogni gioia si è moltiplicata, e ogni dolore è stato condiviso. Sii benedetto per il dono della Tua grazia e della Tua Provvidente presenza.
La celebrazione di oggi dà inizio ad una nuova tappa di vita, nella quale, per tua grazia, vogliamo donarci con più generosità a servizio della Tua Opera, e affrontare insieme, con il coraggio che sgorga dalla fede in Te, il cammino che avrai la grazia di mostrarci giorno per giorno, coscienti della nostra povertà ma ricchi del tuo potente amore.
Il tema pastorale scelto, frutto di un discernimento condiviso, e che ci accompagnerà quest’anno ci aiuta a far memoria di una chiamata: essere con Te, nella Piccola Casa, collaboratori dell’opera creatrice di Dio. Quando le mani di Dio Padre hanno plasmato l’uomo e la donna, vertice della Sua opera creatrice, a loro è stato affidato l’intero cosmo perché lo custodissero con amore e in esso fossero custodi anche l’uno dell’altro.
Da quel giorno il lavoro ha assunto dignità di vocazione: continuare l’Opera creatrice di Dio, prendendosi cura della casa comune, la terra, e dei suoi abitanti.
Ogni giorno i figli della Piccola Casa santificano il lavoro con il servizio reciproco, la cura, la preghiera, la condivisione dei beni, l’offerta della vita, il dono delle proprie competenze e della propria passione e così, anche la fatica trova il suo vero senso: essere partecipi della Tua opera creatrice.
Signore Gesù che mediante il pane eucaristico ci doni la Tua forza dà a noi la Sapienza che viene dall’Alto perché anche noi possiamo affermare quanto mi ha confidato una sorella ultra centenaria, accolta in infermeria e permanentemente allettata, e che ha già concluso la sua giornata terrena: “Fino all’ultimo respiro chiedo la grazia di vivere, lavorare e offrire tutto per il Regno di Dio nella Piccola Casa”.
Con Maria, la Vergine santa, la nostra tenera Madre, con san Giuseppe Benedetto Cottolengo nostro fondatore con i Beati Francesco Paleari e Luigi Bordino, con la serva di Dio Maria Carola Cecchin, con tutti i figli e le figlie della Piccola Casa che vivono già nella patria celeste, eleviamo a te Signore Gesù la gloria, l’onore ed ogni benedizione nei secoli dei secoli. Amen.
Padre Carmine Arice
Il tema pastorale dell’anno 2020-2021 sarà: “Collaboratori dell’Opera creatrice di Dio! Il lavoro nella Piccola Casa“.
Ascolta l’audio dell’annuncio del tema pastorale: