Venerdì 3 aprile, durante la recita del Santo Rosario con i misteri dolorosi, padre Carmine Arice, fratel Giuseppe Visconti e suor Mirella Bocchi, a nome di tutta la famiglia cottolenghina, hanno portato in processione per le famiglie della Piccola Casa di Torino il crocifisso davanti a cui san Giuseppe Benedetto Cottolengo pregava quando risiedeva nella casa dei canonici del Corpus Domini. Il Santo donò poi quel crocifisso alla famiglia sant’Antonio perché ne proseguisse la devozione, in particolare al venerdì. “Oggi”, ha detto padre Carmine Arice, “è venerdì di Quaresima – nella settimana di Passione – e il nostro sguardo lo volgiamo a Cristo crocifisso in un modo così significativo in questo tempo di pandemia”.
Di seguito pubblichiamo il messaggio che il padre generale don Carmine Arice, il 3 aprile, ha rivolto alla famiglia cottolenghina della Piccola Casa di Torino per presentare la benedizione con il crocifisso del Santo Cottolengo.
Cari figli e figlie della Piccola Casa di Torino,
continuiamo ad elevare al Signore la nostra preghiera per chiedere il dono della fede, della speranza e della carità. Torno a dire che Dio non vuole nessun male, tanto meno vedere o far soffrire i suoi figli; Dio è accanto a noi a lottare contro il male, il peccato e la morte. Quello che il Padre desidera è che tutti i suoi figli siano salvi e vivano con fede e spirito evangelico anche le notti più buie. Questa è la volontà di Dio che siamo invitati a compiere e che in questo tempo, in modo davvero esemplare, vediamo testimoniata in tanti membri della famiglia cottolenghina. Sì, tutto andrà bene se lo spirito di fede animerà la nostra vita fino a farla diventare esperienza di salvezza. Per questo la Piccola Casa eleva al Padre la preghiera incessante e fiduciosa, sia per chiedere la liberazione da ogni male, sia per avere luce e forza per vivere questo tempo come amici del Signore e dei fratelli.
In questa occasione torno a ripetere anche l’importanza di mettere in campo tutte le precauzioni necessarie, ed è per questo che abbiamo sospeso e sospenderemo con la stessa misura, anche a Pasqua e nel triduo pasquale, tutte le celebrazioni nelle diverse cappelle. Su questo tema sarete ulteriormente informati. Una Messa per tutta la famiglia cottolenghina viene celebrata ogni giorno alle ore 16 ai piedi del Santo e della Madonna del Rosario, e diffusa in tutta la Piccola Casa di Torino che è raggiunta dalla filodiffusione, come pure alle 8.30 la preghiera dell’Angelus, con un breve pensiero e la benedizione della Piccola Casa.
Oggi (3 aprile 2020) è venerdì di Quaresima – nella settimana di Passione – e il nostro sguardo lo volgiamo a Cristo crocifisso in un modo così significativo in questo tempo di pandemia. Per questo abbiamo pensato di invocare la sua benedizione anche con un gesto comunitario: il Santo Cottolengo, quando risiedeva nella casa dei canonici del Corpus Domini aveva un crocifisso davanti al quale viveva momenti di preghiera e di venerazione. Lo stesso, lo diede alla famiglia sant’Antonio perché ne proseguisse la devozione in particolare al venerdì.
Oggi, durante la recita del Rosario con i misteri dolorosi, quel crocifisso sarà solennemente e semplicemente portato per le vie della Piccola Casa, accompagnato dal Padre, Fratel Giuseppe Visconti e Suor Mirella Bocchi a nome di tutta la famiglia cottolenghina e con Esso benediremo tutte le famiglie e i padiglioni (itinerario, cortile della Provvidenza – scuole, uffici, portineria, foresteria, Comunità Emmaus e Curia Fratelli, cortile Tommasini, Comunità Fratelli, Santuario – Comunità Sacerdoti e Farmacia, Casa Formazione e Comunità Madre Nasi, Cortile SS. Trinità, Madonna del Rosario e Casa accoglienza, S. Innocenti, Annunziata, Frassati, ex santa Elisabetta, Casa Betania, Cortile Casa Madre, Monastero, Cucina, Comunità Cottolengo e Comunità Cuor di Maria, Cortile Ospedale e Comunità Madonna delle Grazie). Se è possibile vi chiedo di mettere in posizione visibile un cero acceso che rappresenti la comunità, la loro preghiera e la loro offerta.
Gradisca il Signore questo omaggio alla sua misericordia e benedire la Piccola Casa che ha un solo desiderio: rendergli gloria servendo i poveri nostri fratelli e ricevere il dono della salvezza.
Con affetto, unito a Madre Elda e Fratel Giuseppe
Vi benedico di cuore
padre Carmine Arice