Testimonianza dall’Ecuador: scrivono suor Filomena e suor Vicky
Di seguito pubblichiamo il racconto della celebrazione per l’ordinazione episcopale di mons. Antonio Crameri, cottolenghino, avvenuta sabato 29 febbraio presso la cattedrale di Guayaquil in Ecuador.
Stamattina ci siamo trovati tutti alle ore 9 in Cattedrale, un’ora prima della celebrazione, e abbiamo salutato mons. Crameri che è arrivato elegantissimo, gioioso e festoso e ha salutato tutti i cottolenghini presenti e la sua famiglia: la mamma, i fratelli, la sorella, i cognati e i nipoti.
Video della Celebrazione del 29 febbraio 2020
Per noi avevano riservato un posto particolare; è stato veramente toccante vedere tantissima gente, proveniente dalle parrocchie dove lui ha prestato servizio o dove ha fatto formazione, partecipare con tanto coinvolgimento e commozione.
È stata una solenne festa diocesana ma anche caratterizzata dalla semplicità cottolenghina.
Poi Mons. Antonio è andato con padre Carmine a indossare gli abiti da Vescovo ed è entrato in Cattedrale salutando tutti, mentre Don Carmine reggeva il suo pastorale.
Nel frattempo sono arrivati da Manta e da Esmeraldas gli aggregati e i parrocchiani che indossavano delle magliette che raffiguravano dei simboli cottolenghini: il Santo, la scritta Deo gratias, la foto di Mons. Crameri … erano bellissimi a vedersi!
La solenne concelebrazione, animata da un coro bravissimo, ha avuto inizio con il canto: “Chiesa di Dio popolo in festa” e attraverso queste parole abbiamo proprio potuto respirare il calore della comunione della Chiesa e della Piccola Casa.
La processione iniziale era formata da più di 200 sacerdoti e dai 24 Vescovi dell’Ecuador. Padre Carmine ha avuto il privilegio di concelebrare in presbiterio con i Vescovi.
Don Emilio, sacerdote cottolenghino, insieme ad un altro sacerdote con il quale don Antonio ha condiviso il cammino, hanno fatto da testimoni e hanno presentato Don Antonio al Vescovo celebrante. Anche padre Carmine, molto commosso, ha condiviso i suoi sentimenti contrastanti di grande gioia, per un figlio donato alla Chiesa, senza nascondere la fatica del distacco.
Per la celebrazione Don Antonio ha scelto le letture della festa del nostro Santo: sr. Vicky e una signora del coro hanno cantato il salmo. Fratel Giuseppe Visconti, superiore generale dei fratelli cottolenghini, ha letto la seconda lettura.
Dopo la proclamazione del Vangelo Don Antonio è stato chiamato, presentato all’assemblea; poi è stata letta la bolla pontificia, cioè l’atto ufficiale che proclama la nomina di Monsignor Antonio Crameri a vescovo ausiliare di Guayaquil.
Dopo questo atto giuridico c’è stata l’omelia e a seguire il rito della consacrazione episcopale. Dopo il canto delle litanie dei Santi, durante il quale don Antonio si è prostrato, è stato aperto sul suo capo il libro del Vangelo, segno della parola di Dio che è chiamato ad annunciare al popolo che il Signore gli affiderà.
Dopo questo momento, madre Elda ha portato a Padre Carmine l’Anello che è stato regalato dalla Piccola Casa con inciso l’immagine del Buon Pastore mentre la mamma, il fratello e la sorella hanno portato la Mitria e il Pastorale.
Tutti e tre insieme sono saliti in presbiterio e hanno consegnato al vescovo di Guayaquil, Monsignor Luis Cabrera, questi simboli che appartengono al servizio del nuovo Vescovo.
Mons. Crameri è stato successivamente unto con l’olio santo sul capo e sulle mani e poi gli sono stati donati:
- l’anello: simbolo della fedeltà alla Chiesa;
- un grembiule: simbolo del servizio;
- la parola di Dio;
- la mitria;
- il pastorale.
Un festoso applauso è sgorgato dall’assemblea quando Mons. Crameri è stato presentato alla comunità, dopo aver ricevuto l’imposizione delle mani da tutti i confratelli Vescovi e il loro abbraccio.
Dopodiché è proseguita la celebrazione Eucaristica e al momento del rito della comunione Mons. Antonio è sceso a distribuire l’eucarestia alla sua famiglia, ad alcuni cottolenghini ed altri presenti.
Al termine della celebrazione è passato tra la gente e ha impartito la sua prima benedizione da Vescovo. È stato bello e commovente.
Dopo l’augurio al neo-ordinato da parte di un Vescovo presente, Mons. Antonio ci ha rivolto il suo discorso durante il quale ha ringraziato tutti coloro che lo hanno accompagnato e sostenuto, ha annunciato il suo programma di aiutare i poveri, citando più volte il Santo Cottolengo.
Terminata la celebrazione è iniziata la corsa alle fotografie e dopo la foto con tutti i Vescovi e la sua famiglia, anche noi cottolenghini siamo stati immortalati in una foto di gruppo.
Poi ci siamo ritrovati in un ristorante vicino alla Cattedrale, dove con i Vescovi, i Sacerdoti presenti e tutti noi della famiglia cottolenghina abbiamo fatto un vero pranzo di festa e ci siamo salutati dandoci l’appuntamento per il giorno dopo alle 10, sempre nella stessa Cattedrale, per la prima messa celebrata dal neo Vescovo Monsignor Antonio.