Nel pomeriggio di lunedì 11 novembre l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Icardi ha fatto visita all’Ospedale Cottolengo di Torino.
Hanno accolto l’assessore il padre generale della Piccola Casa don Carmine Arice, la madre generale delle suore Elda Pezzuto, il superiore dei fratelli Giuseppe Visconti e il direttore generale del Presidio sanitario avv. Gian Paolo Zanetta.
Icardi ha poi incontrato i medici e il personale dell’Ospedale nell’Aula Magna del Polo universitario.
Padre Arice ha presentato la Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino: 112 mila metri quadrati di bene che accolgono le persone più fragili, di cui l’ospedale è solo una parte.
“Questa Casa”, ha detto il padre generale, “nacque per accogliere le persone rifiutate dalle altre strutture sanitarie della città a causa delle loro patologie o disabilità. Ancora oggi, accanto a tutti coloro che accedono all’ospedale perchè hanno una convenzione o per altre strade, abbiamo sempre un occhio di riguardo per i poveri a cui riserviamo corsie preferenziali. Insieme a questo tentativo di testimoniare l’amore del buon Dio alle fasce più povere della popolazione c’è il desiderio di offrire una cura integrale e competente anche sul piano spirituale, relazionale e del sostegno psicologico. Per garantire ciò è fondamentale la collaborazione con le istituzioni.”
“La Sanità privata no profit è parte fondamentale del Servizio sanitario regionale”, ha detto l’assessore Icardi, “avete una capacità di offrire assistenza favorendo a tutto campo un clima di famiglia che altre strutture non hanno. Non possiamo pensare come Regione dunque di procedere a normare senza tenere conto di tutte le esigenze che vengono da questo tipo di sanità”.
L’assessore ha quindi annunciato l’istituzione di un Tavolo di confronto fra l’assessorato e la sanità privata della Regione, certamente tenendo conto della natura differente del privato profit, di quello no profit e del sistema delle cooperative.
“Insieme”, ha affermato Icardi, “possiamo dare un concreto aiuto ad una coprogettazione per il futuro della Regione: il sistema pubblico non può mortificare le vostre attività di cui ha fortemente bisogno”.
L’assessore ha poi assicurato l’impegno della Regione, già espresso in seno alla Conferenza delle Regioni, per chiedere al Governo l’adeguamento del contratto dei lavoratori della sanità privata no profit a quello della sanità pubblica anche attraverso lo stanziamento di risorse regionali.
Icardi ha infine parlato del problema della mancanza dei posti letto negli ospedali: “certamente siamo in emergenza”, ha detto, “ci troviamo con reparti al completo, pronto soccorsi intasati in seguito alla scure del Decreto Ministeriale 70 (2015) che ha provocato il taglio dei posti letto. Questo perchè ad oggi non esiste, come richiede il Dm 70, una rete efficiente di continuità assistenziale del post acuzie”.
“Occorre”, ha concluso, “una normativa a livello nazionale per investire sulla continuità assistenziale”.
Aspetto, quest’ultimo, che ha richiamato anche il direttore generale Zanetta: “si tratta di un obiettivo che possiamo raggiungere se si intensifica il lavoro tra la sanità privata no profit, le aziende sanitarie e le istituzioni ponendo in primo piano la qualità del servizio per garantire la centralità della persona”.
L’assessore ha poi visitato i diversi reparti dell’Ospedale tra cui l’ambulatorio Granetti che offre assistenza sanitaria alle persone in difficoltà economica che non hanno la possibilità di sostenere le spese per curarsi.